sabato 20 ottobre 2012

00 Il Nord 31 luglio 26 agosto 2010



Reduci dal Cammino Francese nel 2009 con tante emozioni, abbiamo deciso di ritornare a Santiago di Compostela percorrendo un'altro cammino nell'anno 2010. (Anno Santo)
Abbiamo scelto il Cammino del Nord, perchè in agosto periodo delle ferie estive, nel nord della Spagna la temperatura arriva massimo 30 gradi, è un percorso consigliabile nei mesi estivi  luglio e agosto dove ci sono meno precipitazioni e i venti che arrivano dal mare Cantabrico sono meno freddi.
Abbiamo trovato giornate miti, alcune mattine l'aria era fresca, e poi come noterete dalle fotografie ha piovuto parecchio, anche solo acquazzoni  2/3 volte durante il giorno.
L'esperienza è stata diversa rispetto al Cammino Francese, qui non si respira aria di religiosità, ci sono pochi rifugi con pochi posti letto, non sono organizzati per ricevere tanti pellegrini.
Questo è un Cammino dove sei sempre in contatto con la Natura , per me molto più spirituale che religioso, dove abbiamo incontrato tanta gente, percorso con Simone, Marco, senza dimenticare di aver condiviso alcune tappe con Gianni e Silvia Elisa, Alessandra, Michelle, Eduardo, Don Aniello, Luciano.e Paco.

 P.S: Abbiamo trovato i Turipellegrini (turisti pellegrini)  arrivano all'albergue prima dei veri pellegrini  occupano i posti letto a pochi euro fanno a piedi i pochi metri che li dividono dal posto auto o la fermata dell'autobus all'albergue,  il resto dei km li fanno in macchina o in autobus.

mercoledì 1 dicembre 2010

01 Irun-San Sebastian

Km 29  Tempo: 8 ore compreso le soste
           Difficoltà: Impegnativa
31 luglio 2010
Chiesa vicino alla stazione di Irun dove timbrano la credenziale alla partenza
Questa per noi è stata una tappa dura, non per la tappa in se, ma per il fatto, che siamo partiti stanchissimi senza aver quasi chiuso occhio tutta la notte precedente.
Ho finito di lavorare venerdì sera verso le 17, Gianni  e Ilaria alle 17,30 sono venuti a prenderci per accompagnarci all'aeroporto, il volo partiva alle 20,30 per Paris Charles de Gaulle. Arrivati a Malpensa la tristezza di lasciare a casa le persone che si amano era in contrasto con l'euforia di ritrovarsi ancora a percorrere un cammino verso Santiago. Il volo è in ritardo di 30' abbiamo il tempo di mangiare uno stuzzichino prima di partire. Il viaggio verso Parigi  è tranquillo, arrivati in aeroporto cerchiamo un  bar aperto per mangiare qualcosa, visto che la fame si fa sentire, ma con nostro stupore è tutto chiuso, non ci rimane con la poca moneta che abbiamo di prendere a un distributore automatico una bottiglietta d'acqua e un pacchetto di patatine. In aeroporto abbiamo cercato di dormire sul pavimento, ma il marmo è troppo freddo, dopo 2 ore d'insonia decidiamo di provare a sederci e schiacciare un pisolino, Alle 5 apre un bar, finalmente riusciamo a fare una buona colazione. L'aereo è in orario partenza alle 7, alle 8,30 siamo a Biarriz. La stanchezza ci assale e nonostante il costo(€70) decidiamo di prendere un taxi per arrivare fino alla stazione Irun. A pochi passi dalla stazione c'è una chiesa, entriamo,  aspettiamo la fine della messa per farci mettere il sello sulla credenziale, compriamo dei panini in un negozio e partiamo.
La strada è segnalata benissimo, sono le 11 del  mattino fa molto caldo, la stanchezza e il fatto di non aver dormito si fa sentire, arriviamo al Santuario di Guadalupe e assistiamo alla messa ci facciamo mettere l'ulteriore sello e ripartiamo, il sentiero inizia a salire e dopo pochi metri ci troviamo a un bivio dove  c'è un cartello con segnalati  due percorsi  sentiero normale e per "peregrinos alpinistas", io e Ale ci mettiamo a ridere ma come già prevedevo mio figlio inizia a salire per il sentiero dell' alpinistas, è un sentiero  duro molto irto e scivoloso, non è lunghissimo poche centinaia di metri, ma il peso dello zaino ti sbilancia e devi tenerti agli alberi o agli arbusti per riuscire a salire, è sconsigliabile se piove. Arrivati in cima il panorama è entusiasmante, camminiamo per ore  sul monte Jaizlibel costeggiando il mare Cantabrico, scendendo dal monte  incontriamo una gara ciclistica, deve essere un evento importante perché ci sono centinaia di persone che oltre a seguire la gara stanno preparando delle bellissime grigliate che stimolano l'appetito. Il sentiero continua a scendere, le gambe fanno male, arriviamo a Pasajes San Juàn,  il paese nel centro storico è molto carino, giunti all'imbarcadero, prendiamo la barchetta (€ 0,60) che ci porta sull'altra sponda è un tragitto corto, 100 metri. Arrivati sull'altra sponda camminiamo verso il mare aperto, quasi alla fine della strada inizia un'ulteriore fatica, risaliamo una scalinata ripida di circa 400 gradini molto alti,  arriviamo a un faro e si continua  a salire passiamo dai gradini a un sentiero e raggiungiamo una trada asfaltata arriviamo al faro principale da qui proseguiamo fino a trovare un cancello con un ulteriore faro che ci blocca la strada. Prendiamo il sentiero segnalato e iniziamo a costeggiare il mare, superiamo due acquedotti antichi e ci gustiamo il bellissimo panorama. Il  sentiero prosegue in saliscendi  addentrandosi nel bosco o costeggiando il mare. lasciamo la costa e ci dirigiamo verso l'interno, le segnalazioni diventano molte e di vari colori, noi seguiramo i segni bianchi e rossi. Dopo continui e faticosi saliscendi il sentiero diventa facile e in discesa. Alle ore 17 abbiamo la bella vista di San Sebastian dall'alto, scendiamo rapidamente e proseguiamo sul lungomare. C'è tantissima gente, in spiaggia, che passeggia sul lungo mare, tutti ben vestiti e profumati, io e Alessandro siamo stanchissimi sporchi e sudati, dobbiamo superare tutto il lungo mare per arrivare al rifugio dei pellegrini, ma offuscati dalla stanchezza  non riusciamo a trovarlo, decidiamo di cercare un albergo ma è tutto occupato, disperati leggiamo la guida e proviamo a telefonare al rifugio dei pellegrini ci dicono che sono rimasti 2 posti, dobbiamo tornare indietro l'abbiamo oltrepassato. Arrivati al rifugio dopo la doccia, il lavaggio panni alle 20,30 ceniamo in un Pub vicino e alle 22 andiamo a letto distrutti ma felici, oggi abbiamo fatto 29 km
 L'albergo dei pellegrini non è bello è un ex asilo le docce sono fredde.




Interno Santuario di Guadalupe


Santuario di Guadalupe

Fine del sentiero "peregrinos alpinistas" in lontananza il Santuario di Guadalupe


Il bellissimo sentiero sul monte Jaizkibel








Centro Storico di Pasajes San Juàn



Attraversamento in Barchetta


Antico acquedotto

veduta di San Sebastian



sabato 6 novembre 2010

02 San Sebastian - Zumaia

Km 31 Tempo: 9,15 ore compreso le soste
Difficoltà: Impegnativa fino a Orio poi media
1 Agosto 2010
Questa mattina ci siamo svegliati alle 5,30, piove, abbiamo ritirato il vestiario lavato ieri sera ma è tutto bagnato. Partiamo dal rifugio alle 6,15 e subito sbagliamo strada, la stanchezza di ieri e la pioggia ci confonde un po', ma dopo poche centinaia di metri non vedendo frecce gialle decidiamo di tornare indietro e riprendiamo il cammino. Dopo aver attraversato  alcune calle ci troviamo ai piedi della collina, il tragitto è ben segnalato, saliamo lungo la collina del barrio Igeldo sulla nostra desta il mare, continuiamo a salire fino a entrare nel bosco, la salita diventa meno dura, dopo aver superato 2 hotel la strada inizia a scendere, ma subito dopo ci accorgiamo che è un saliscendi continuo, attraversiamo un gruppo di case dove vicino a un muro di cinta ci sono delle sedie per riposarsi un tavolino con il sello per la credenziale e delle bottiglie d'acqua. Dalla casa di fronte si affaccia  un signore che ci augura buon cammino e ci dice di prendere pure l'acqua che è potabile, noi ringraziamo, ma ci basta l'acqua che scende dal cielo fresca e nonostante la salita non abbiamo molta sete. Superate le case ci troviamo in un sentiero che scende, arrivati a una sorgente la strada inizia a salire superiamo vari cancelli  che dopo il passaggio  richiudiamo, servono a non far scappare gli animali da pascolo, sulla nostra destra ci sono dei bellissimi cavalli con i puledri. La fame si fa sentire, abbiamo mangiato dei biscotti comprati ieri, ma non ci hanno saziato. A smesso di piovere, ritroviamo la strada asfaltata, da qui inizia una discesa  con una discreta pendenza per quasi 1 km, dopo una breve salita e una ripida discesa passiamo vicino a l' Ermita di San Martin, continuiamo a scendere, entriamo a Orio nella parte alta del paese, continuiamo sempre in discesa, entriamo in un ufficio turistico per chiedere informazioni sui rifugi dei pellegrini o alberghi con prezzi accessibili  lungo il cammino. La fame si fa sentire, continuiamo a scendere verso il centro del paese nel borgo antico c'è la chiesa di San Nicola di Bari proviamo a entrare ma è chiusa, un po' dispiaciuti  arriviamo in fondo al paese e ci fermiamo in un alimentari a fare provviste, oggi è domenica ma tutti i negozi di alimentari sono aperti e il pane è fresco. Dopo aver mangiato degli stuzzichini alle 11 riprendiamo a camminare,  arriviamo sul lungo fiume attraversiamo il ponte e riprendiamo i saliscendi, la strada devia verso l'interno, passiamo vicino a delle case di campagna, vigneti e boschi, saliamo su una valletta e scendendo abbiamo una bellissima vista sulla città Zarautz, sulla grande spiaggia e su un campo da golf. A mezzogiorno siamo all'entrata della città decidiamo di fermarci a mangiare un panino  su una panchina di un viale all'entrata del paese, si fermano anche alcuni pellegrini visti al rifugio di San Sebastian, fra loro c'è un ragazzo italiano di Modena, si chiama Simone, chiede  ad Alessandro se ci fermiamo qui, Ale risponde che noi proseguiamo è presto per fermarci, che arriviamo fino a Zumaia, Simone risponde che continua anche lui, accompagna i ragazzi al rifugio e prosegue. Da Zarautz  passata la chiesa di Santa Maria la Real proseguiamo il cammino sul lungo mare per circa 5 km fino a Getaria, il percorso è panoramico peccato che è una giornata buia e ogni tanto inizia a piovere. Arrivati a Getaria la stanchezza inizia a farsi sentire, lasciata la piazza si sale su una calzada molto ripida per circa 150 metri riprendono i saliscendi, attraversiamo campi coltivati  e ci ritroviamo a costeggiare il mare, giriamo un colle e abbiamo una bellissima vista su Zumaia. La strada scende ripida, entriamo a Zumaia che i piedi sono doloranti, le spalle fanno male, il peso dello zaino  è aumentato con il vestiario bagnato all'interno, non vediamo l'ora di trovare il convento di San Josè  che ospita i pellegrini. Seguiamo la strada principale, oltre passiamo il ponte e finalmente le frecce ci indicano il convento, sono le 15,30.  Entrati , incontriamo Simone che è già arrivato la ragazza  che gestisce il convento ci chiede se può metterci a dormire in una cameretta a tre letti  visto che siamo tutti italiani, così rimane libera una camera  per altri pellegrini, per noi va bene. Dopo aver fatto la doccia, lavato i panni sporchi e stesi quelli bagnati del giorno prima, alle 19 andiamo a cena tutti e tre e decidiamo di fare l'indomani la tappa insieme fino a Markina,è un po' dura, "chissà  Simone che ha  già le vesciche ai piedi se ce la farà ? " Dopo aver cenato decidiamo di andare subito a letto.Inizia a piovere forte il pensiero va alla roba stesa fuori. Rientrati al convento ci accorgiamo che la ragazza ha ritirato la roba e l'ha stesa in una stanza all'interno, è stata molto gentile, la ringraziamo e andiamo a letto, oggi abbiamo fatto 31 km.